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Chi sono

Lavoro come giornalista, scrittrice e fotografa indipendente e freelance.

Mi occupo di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura.

Tra le mie collaborazioni, testate internazionali e nazionali come The Guardian, National Geographic, Al Jazeera, El País, Taz, Correctiv, The Wire, Radiotelevisione svizzera, Azione, Danwatch, IrpiMedia, Internazionale, il manifesto.

Ho scritto quattro libri, pubblicati da casa editrici italiane: Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo (2018, Settenove), Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta (2020, Settenove), Le madri lontane (2024, People), Agro Punjab. Lo sfruttamento dei sikh nelle campagne di Latina (2024, Nottetempo).

Ho vinto riconoscimenti e premi in Italia, Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti. Tra questi: Premio Vergani; Fetisov Journalism Awards; Premio nazionale Fnsi “Dov’è Tina Merlin oggi?”; Henri Nannen Prize; Otto Brenner Prize; Volkart Stiftung Grant. Intervengo a festival ed eventi nazionali e internazionali.

Insegno al Laboratorio di giornalismo femminista di Venezia e organizzo workshop e incontri di formazione.

La mia ultima inchiesta, firmata con Francesca Candioli e Roberta Cavaglià, pubblicata con IrpiMedia è «Voi con queste gonnelline mi provocate». Centinaia di ex studentesse e studenti dei dieci master di giornalismo italiani rivelano come sessismo e molestie sessuali siano ancora fin troppo frequenti in classe e negli stage.

Se sei interessato/a a lavorare con me, puoi scrivermi a questo indirizzo email: prandi.stefania@gmail.com

Stefania Prandi
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