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Mostra fotografica Le conseguenze

Ho raccolto, nel corso di tre anni, immagini di volti, oggetti, luoghi che raccontano lo sguardo di chi sopravvive al femminicidio e non si arrende alla violenza di genere. A vivere le conseguenze del femminicidio – termine con cui si intende l’uccisione oppure la scomparsa di una donna per motivi di genere, di odio, disprezzo, piacere o senso del possesso – sono madri, padri, sorelle, fratelli, figli

A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle cornici, le spese legali, le umiliazioni nei tribunali, i processi mediatici, la vittimizzazione secondaria. Sono sempre di più le famiglie delle vittime di femminicidio che intraprendono battaglie quotidiane: scrivono libri, organizzano incontri nelle scuole, lanciano petizioni, raccolgono fondi per iniziative di sensibilizzazione, fanno attivismo online.

Lo scopo è fare capire alla società che ciò che si sono trovate a vivere non è dovuto né alla sfortuna né alla colpa, ma ha radici culturali e sociali precise, dovute al fatto che esiste ancora un diffuso senso di proprietà e di dominio degli uomini sulle donne.

Le foto Le conseguenze sono state esposte in musei, biblioteche e scuole in Italia, Svlizzera e al Lussemburgo.

– La Quadreria di Bologna;
– Villa Morando di Lograto (BS);
– Castello di Orzinuovi (BS);
– Teatro Massimo di Cagliari;
– ArcoLab di Trieste;
– Sala Pasolini di Castel Maggiore (BO);
– Gipsoteca di Arte Antica di Pisa;
– Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna;
– Ex Chiesa Spirito Santo di Cesena;
– Biblioteca Oliveriana di Pesaro;
– Les Rotonde al Lussemburgo;
– Biblioteca cantonale di Mendrisio la Filanda;
– Omniconprensivo di Corsico;
– Sala Municipale di Pieve di Alpago (BL);
– Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore (BL);
– Cascina Dugnana Pioltello (MI);
– Auditorium del Monastero di Provaglio (BS);
– Tribunale di Benevento;
– Palazzo della Penna di Perugia;
– Palazzo Ducale di Martina Franca (BA);
– Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza;
– Comune di Staranzano (GO);
– Comune di Turriaco (GO);
– Biblioteca di Cattolica (RN);
– Istituto Statale Vittorio Gassman di Roma;
– Biblioteca Sormani di Milano;
– Merate (LC), Associazione Ora Basta

La mostra è composta da 2 pannelli 60 cm x 45 cm, 30 foto 60 cm x 45 cm, 30 didascalie 21 x 15 cm e 4 lettere 32 x 45 cm.

Un video del catalogo fotografico The Consequences, curato da Chiara Cretella e pubblicato da Dry-Art

Stefania Prandi
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